Madri, portatelo in un posto felice

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Era una mattina tranquilla, come salgo sul tuc tuc mi ricordo di aver lasciato il la mia collana con le madri a casa, ma spero di non averne bisogno.

Arriviamo al centro nascita. La stanza delle visite prenatali era piena di donne in gravidanza. Come faccio ogni mattina, ho chiesto loro di aspettare fuori, e ho spiegato all’ostetrica la solita questione della privacy.

Stavo controllando una mamma quasi a termine quando Saron , l’ostetrica , mi ha chiesto di controllare quest’altra donna. Sono andata in sala parto ed era distesa sul letto e stava perdendo sangue, non pesantemente, ma appastanza per farmi preoccupare. Le ho chiesto l’ultima mestruzione, ma mi dice che non se la ricorda. Sembrava essere circa a 30 settimane.

Controllo il battito del bambino, risuonava lento come un tamburo sciamanico . Il mio cuore si è congelato. Mi é successo altre volte di sentire quel maledetto suono, ma in ogni occasione la sala operatoria era a due passi. Quel giorno, L’ospedale più vicino, era 1 ora di distanza.

Ho cercato di non farmi prendere dal panico. Purtroppo era chiaro, ho sentito di dover rinunciare al bambino, non c’era nulla da fare per lui se non lasciar che accadese. Dovevo concentrare la mia energia positiva sulla cura della sua mamma e cercare di mantenerla stabile.

Ho chiamato Sylvie e Saron e dopo avere spiegato la situazione abbiamo chiamato l’ambulanza. Abbiamo spiegato alla donna che  il suo bambino era nei guai e siccome stava sanguinando era necessario trasferirla nell’ospedale distrettuale. Aveva uno sguardo perso, scollegato e apatico. Ci ha detto che nella gravidanza passata aveva perso il bambino.

L’atmosfera era opaca e pesante e l’ambulanza ci ha impiegato un pó ad arrivare. Abbiamo controllato la pressione sanguinia più volte ed era abbastanza alta. In queste situazioni mi capita di diventare veramente fredda:  tendo a richiedere organizzazione, e richiedo a chi è con me di essere ben ancorato a terra. Allo stesso tempo, stavo dando il masimo per dare alla madre l’attenzione più positiva e amorevole che potevo.

Saltiamo sul ambulanza e l’emorragia rimane stabile per tutto il percorso verso l’ospedale, la pressione si abbassava ogni volta che la proviamo, abbiamo accelerato il fluidi endovena e ho pregato che la mamma rimaesse stabile per tutto il viaggio. Non abbiamo più controllato il battito del bambino, l’umore era già piuttosto teso, sapevo che ci aveva lasciato lungo la strada e questo pensiere mi rendeva triste.

Quando siamo arrivati, lo staff ospedaliero non sembrava essere molto preoccupato. Io ero preoccupata. Mettevo fretta a tutti, e tutti quanti erano incredibilmente lenti. Il medico, dopo un po ha potrato la donna a fare un eco chiedendo a tutti di aspettare fuori. Dopo che il medico ha lasciato la stanza, sono andata vicino alle donne e le ho mostrato tutto il mio amore e la mia compassione.

Piangeva dolcememte, solo che poche lacrime sul suo volto. Le ho preso la mano e ho abbracciato la sua anima stretta. Mentre Aspettava di entrare in sala operatoria, le ho sussurrato quanto era forte e coraggiosa, la accarezzavo e con un sorriso velato, cercavo di rassicurarla, ma poi mi sono ricordata che il suo bambino era morto, e anche quello precedente, mi sono sentita terribilmente commossa e triste ed ero stupita dai suoi occhi tranquilli -che accettano- e dalla sua forza d’animo. Ho pianto lacrime di ammirazione e di rispetto.

Dopo un po ‘ è uscito dalla sala operatoria, era pallida , ma salva, ha avuto bisogno di una trasfusione di sangue .

Ho pregato le infermiere, i medici, tutti in ospedale perchè lasciassero che la famiglia vedesse loro figlio. Alla fine ce l’hanno permesso. Un infermiera ci ha mostrato il bambino avvolto in un drappo di tessuto colorato. Era piccolino, bluastro, con un sacco di capelli scuri e aveva la labiopalatoschisi. Suo padre lo ha guardato per qualche minuto, poi tutti sono usciti dalla stanza. Non hanno voluto portarlo a casa.Credono che i fantasmi se lo siano preso quando era in ospedale, quindi erano piuttosto preoccupati che se avassero portato il bambino a casa anche I fantasmi li avrebbero seguiti.

Sapevo che hanno tradizione e credenze forti, ma ero triste comunque immensamente triste per questo bambino, lasciato solo in ospedale. Ho messo le mie mani su di lui e ho pregato con tutto il cuore . Ho chiesto alle madri di portarlo in un luogo pacifico e tranquillo e di prendersi cura di lui. Gli ho mandato amore, piu che potevo. Gli ho detto che la sua mamma é stata fortunata ad avere vicino qualcuno cosi’ puro, anche se per un breve periodo di tempo. L’ho benedetto e ho circondato il suo cuore e il suo spirito di luce. Ho ringraziato la sua anima per essere entrata in contatto con con la mia.

Sulla via del ritorno a casa guardavo fuori dalla finestra in un umore grigio, anche se tutto intorno a me era illuminato dal sole e verde brillante, era una giornata splendida. Tutto ad un tratto una grande farfalla è entrata dal finestrino e si é posata sulla mia mano. E’ rimasta tutto il viaggio in macchina con me e di tanto in tanto volava qui e la. Mi ha rallegrato e ha sollevato l’energia. Ho pensato che doveva essere lo spirito del bambino che si approfittava di un passaggio per tornare a casa. E così è stato: la farfalla é volata fuori non appena abbaimo attraversato il villaggio. Mi sono sentita sollevata, ero felice e grata che il bambino fosse tornato a casa e potesse riposare in pace con la sua famiglia .

Durante la visita a casa, nel post parto, siamo venute a sapere che la donna beveva 6 o più lattine di energy drink. purtroppo le multinazionali stanno facendo una publicità inimmaginabile e ovviamente non etica riguardo questo prodotto. La gente (che mangia poco e lavora tanto) quando beve questa robaccia si sente meglio al momento e sviluppa una certa assuefazione a questa droga che causa innumerevoli effetti collaterali a breve e lungo termine. per maggiorni informazioni:

http://www.caffeineinformer.com/energy-drink-side-effects

Stiamo educando i ragazzi nelle scuole, le donne in gravidanza, e le famiglie dopo il parto a non farne uso. Ma aimè, questa cosa.. ti mette le ali, costa poco, e le multinazionali come al solito ci marciano. Intanto nella nostra piccola realtà due bambini sono morti e una donna ha avuto un distacco di placenta e conseguente emorragia.